Facendo formazione ai dipendenti pubblici sull'Etica Pubblica, mi sono resa conto di quanto "capitale umano" ci sia all'interno degli Enti, di quanta voglia di confronto emerga dagli incontri, di quanta capacità di discussione e problem solving trapeli da ogni dipendente, soprattutto da quelli degli enti più piccoli, che affrontano da soli numerosi impegni istituzionali.
E allora, ho pensato: perchè non ideare una piattaforma social solo per noi? Una facebookPA dedicata al mondo dei dipendenti pubblici.
Prima dell'estinzione intendo, prima cioè che gli stipendi troppo bassi ci facciano abbandonare il campo o che la IA ci dica cosa fare. Prima di trasformarci in qualcos'altro.
Anzi, proprio grazie ad un dibattito aperto e "reso noto" alla società civile, possiamo uscire dall'anonimato e farci sentire, farci conoscere, farci apprezzare.
Ho pensato quindi: ma se partecipo ad una discussione su un social postando foto, commenti e via dicendo, perchè non farlo anche nel contesto della mia vita professionale? Vita che considero di valore e che riempie la mia giornata. Infondo si tratta di almeno 6 ore lavorative al giorno, di un terzo del mio tempo. Io mi sento realizzata nel mio lavoro e mi piacerebbe condividere idee ed esperienze: sia con chi lo è, sia con chi manifesta insofferenza o disagio.
Insomma, ci proverei, insieme a voi. Cosa ne pensate?
Non vi capita di interagire su whatsapp con un gruppo di colleghi? Oppure tra colleghi semplicemente? Scambiando battute, visioni, lamentele, incoraggiamenti.
Lo fate perchè avvertite la voglia di comunicare con chi vi capisce.
A casa, moglie o marito, figli o amici non capirebbero, non fino in fondo. A meno che non facciano parte dello stesso acquario.
Ebbene, sarebbe ora di allargare il dialogo ad un gruppo molto, molto più grande: saremo più ascoltati ed avremo più risposte, più solidarietà, più esempi.
Sapete che PApuntozero nasce come sito web di divulgazione, dall'idea di noi 3 folli avatar motivati e irriducibili, provenienti dalle esperienze più diverse: ci unisce l'amicizia.
Per tale "onorevole" ragione avremmo pensato di chiamare il social FriendlyPA.0, progetto un poco ambizioso...lo ammetto. Ma di public servant ce ne sono ovunque sul pianeta, e con problemi più o meno simili, ci scommetto.
Il nostro Social può ospitare gli avatar di ciascuno di voi, in modo che lo scambio di idee sia protetto dalla privacy. Almeno in un primo momento. Nella sua fase sperimentale.
Poi, come in tutte le piattaforme social, FiendlyPA.0 si aprirà a proposte e suggerimenti che saranno ben accetti e considerati con attenzione, comprese le vere immagini di voi; nonchè quelle del vostro PC, di faldoni vintage, di penne che non scrivono perchè comprate su CONSIP, di penne che scrivono perchè comprate da voi all'edicola accanto, di tavoli riunioni, di piante curate appoggiate su uno scaffale, di un tramonto sui tetti fotografato dalla finestra.
In una parola, del nostro quotidiano lavorativo.
Perchè ognuno di noi merita attenzione.
Si parla tanto di integrità, di inclusività, di non discriminazione, di pari opportunità, eppoi scopriamo che noi dipendenti pubblici siamo "leggermente discriminati" rispetto ai dipendenti privati. Quindi, non facciamolo tra di noi. Facciamo rete. Si tratta del nostro onore. Da tenere alto signore e signori! Perchè, diciamocelo, è stato spesso bistrattato.
Siamo vittime di luoghi comuni, presi in giro bonariamente da figure come Fantozzi e Checco Zalone; va bene, ci stiamo, siamo abituati. Ma abbiamo anche altro da dire, oltre al "mi scusi" e "sono un posto fisso".
E sappiamo prenderla anche con ironia questa sorte tragicomica, sappiamo sorriderne, sappiamo incassare, abbiamo imparato la resilienza prima del Covid.
E allora sentiamoci liberi di parlare tra di noi, per poi avviare un dialogo con gli altri.
Ma prima fra di noi, adesso.
Prima la consapevolezza dei nostri oneri e onori.
Prima il nostro lavorare etico per l'interesse generale, perchè facciamo parte della collettività di riferimento, di cui siamo dipendenti-utenti.
Ed è proprio per difendere certi valori che con un social tutto nostro faremo grandi passi avanti. Quelli giusti, quelli che servono per risvegliare i nostri animi, spesso intorpiditi dalla tanta indifferenza e per creare una rete tutta nostra.
Il mondo digitale resta l'ultima frontiera, come Star Trek (se ci sono simpatici Nerd tra di voi, apprezzerete il confronto) la nostra ultima occasione per parlare ed ascoltarci, per interagire e valorizzarci: siamo professionisti della PA, non dimentichiamolo.
Coraggio! Facciamoci sentire, abbiamo tante cose da dire e un bel patrimonio di conoscenze e di competenze da passare a chi verrà dopo di noi.
Fino a che ci sarà uno stato organizzato, ci saranno dipendenti che svolgeranno il loro lavoro con accuratezza e onore, perchè lo stato siamo NOI.
Brunella Luca Francesco